sabato 12 gennaio 2013

Un bel giovine di belle speranze

Roba dell'anno scorso: volevo raccontare una storia in costume ben documentata basandomi su cose non mie e quindi storicamente attendibili :D

tanta voglia di fare le cose per bene, 
tanta documentazione, 
tanta grafite, 
tanta Schizofrenia con l'inchiostro
tante vignette, 
troppi piccoli balloons con troppe piccole lettere..

La storia è tratta da 'Il violino nero' di Maxence Fermine -che speriamo non mi contatti tramite il suo avvocato- e racconta di un giovane e prodigioso violinista che vuole trasformare in musica la propria vita. Il ragazzo (decisamente troppo 'choosy') dovrà vedersela con la REALTà, che non ha nessuna intenzione di rendergli le cose semplici e trasformerà la sua passione prima in ossessione poi morte. Il tutto ambientato in una dorata e immobile Venezia, alla fine del XVIII secolo, tra feste in maschera e stendardi francesi, tra inquietanti allucinazioni ed illuminanti rivelazioni, violini Stradivari e canti di donna.
Al contrario di Anselma Dell' Olio che a quest'ora avrebbe già spiattellato tutta la storia compreso il finale, credendo così di adempiere al suo ruolo di critico cinematografico, mi fermo qua perché tanto basta o, almeno, questi sono in breve gli aspetti che mi piaceva raccontare.



I' parte